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Nel settore dell’allevamento e della conservazione delle razze svizzere, nel 2022 la Confederazione ha versato contributi per circa 33,99 milioni di franchi. 20 organizzazioni di allevamento riconosciute hanno ottenuto sostegno per l'esecuzione delle misure zootecniche di loro competenza. Sono stati inoltre erogati contributi a favore di 24 razze svizzere nel quadro di progetti di conservazione e di ricerca. Anche la razza equina delle Franches Montagnes è stata promossa con contributi federali.
 

La «Strategia sull’allevamento 2030» è la base per l’ulteriore sviluppo della legislazione in materia di allevamento di animali ed è servita nel 2018 alla Confederazione per fissare le linee guida per l’allevamento nonché per l’utilizzo e la conservazione delle risorse zoogenetiche negli anni futuri. Per la Svizzera è importante poter contare su un allevamento indipendente di animali sani nonché adeguati alle condizioni e alle strutture locali.

Promozione da parte della Confederazione

Secondo l’articolo 144 della legge sull’agricoltura (LAgr; RS 910.1), i contributi federali per la promozione dell’allevamento possono essere versati solo a organizzazioni di allevamento riconosciute. Queste sono pubblicate sul sito Internet dell’UFAG (Organizzazioni di allevamento). Le disposizioni d’esecuzione sono sancite nell’ordinanza del 31 ottobre 2012 sull’allevamento di animali (OAlle; RS 916.310), la quale stabilisce le condizioni che deve adempiere un’organizzazione di allevamento di animali delle specie bovina, suina, ovina e caprina nonché di equidi, conigli, pollame, api mellifere e camelidi del nuovo mondo per ottenere dall’UFAG un riconoscimento, tuttavia limitato a un massimo di dieci anni.

Nel 2022 la Confederazione ha versato contributi per un totale di 32,36 milioni di franchi a 20 organizzazioni di allevamento riconosciute per l’attuazione di misure zootecniche. Il sostegno è andato in particolare a favore della tenuta del libro genealogico e dell’esecuzione di esami funzionali.
 

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Il settore dell’allevamento di bovini ha beneficiato di circa 23,25 milioni di franchi, ovvero del 68,4 % dei fondi a disposizione per la promozione dell’allevamento, due terzi dei quali stanziati per l’esecuzione di esami funzionali del latte. Gli esami funzionali o, in parole più semplici, le misurazioni delle caratteristiche oggetto del miglioramento auspicato, sono le colonne portanti dei programmi di allevamento. Tali caratteristiche hanno una valenza economica sia essa diretta (p.es. produzione di latte e carne, valorizzazione del foraggio, efficienza) o indiretta (p.es. resistenza, durata d’utilizzo, resilienza). La Confederazione partecipa ai costi di questo rilevamento delle caratteristiche poiché il miglioramento genetico delle stesse contribuisce, nell’ambito di un programma di allevamento, a una produzione di derrate alimentari sostenibile.
 

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In seguito alla revisione dell’OAlle con effetto al 1° gennaio 2013, i contributi per ogni animale iscritto nel libro genealogico sono assegnati soltanto se

a) i suoi genitori e nonni sono iscritti o menzionati in un libro genealogico della medesima razza, e

b) la percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 %.

Inoltre, le misure zootecniche possono essere computate soltanto per gli animali il cui proprietario è domiciliato in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein e, durante l’anno di contribuzione, è membro attivo di un’organizzazione di allevamento riconosciuta. Una misura zootecnica dà diritto a un unico contributo per animale e per anno.

Tutte le organizzazioni di allevamento riconosciute vengono sottoposte ad almeno un controllo in loco sull'arco di cinque anni. Le ispezioni sono documentate in un rapporto, dove vengono presentate eventuali lacune e fornite indicazioni per colmarle.

Conservazione delle razze svizzere e progetti di ricerca riguardanti le risorse zoogenetiche

Affinché la filiera agroalimentare svizzera possa adattarsi a condizioni in continuo mutamento è fondamentale che vi siano varie specie di animali da reddito e razze nonché una certa diversità genetica. Questa diversità è importante anche sotto il profilo culturale. Pertanto l’UFAG sostiene svariate misure per conservare e promuovere le razze svizzere di animali da reddito minacciate. Il sostegno sul piano finanziario, logistico e scientifico concesso finora dalla Confederazione si è dimostrato efficace. In molti casi ha avuto un impatto positivo sulle dimensioni e sulla composizione degli effettivi delle razze svizzere minacciate. Nell’anno oggetto del rapporto sono state sostenute 24 razze svizzere di diverse specie (bovini, suini, equini, ovini, caprini, api mellifere e pollame), come ad esempio il bovino di Evolène, la Nera Verzasca per i caprini o la gallina appenzellese barbuta per il pollame.

Per la conservazione delle razze svizzere e per i progetti di ricerca riguardanti le risorse zoogenetiche nell’anno oggetto del rapporto la Confederazione ha versato circa 1,67 milioni di franchi.

Per creare un maggiore incentivo all'allevamento e alla detenzione di razze svizzere minacciate, dal 1º gennaio 2023 possono essere versati anche contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate».

Maggiori informazioni sul tema sono disponibili sulla pagina Internet dell’UFAG.

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